IL VESTITO NERO DI BABA YAGA
OPERE DI
Maurizio Frullani
A CURA DI
Giacomo Frullani
Federica Luser
Hortus Artieri
Inaugurazione:
Sabato 13 Maggio 2023 ore 18:00
DAL 13 MAGGIO AL 24 GIUGNO 2023
Orari:
Giovedì/Venerdì/Sabato 10:30/12:30
Nel pomeriggio di Giovedì Venerdì e Sabato su appuntamento
Luogo:
HORTUS ARTIERI
Vicolo dei Birri 7 - 38122 Trento
“Dal bosco uscì la baba yaga a cavalcioni di un mortaio, l’incitava con il pestello, trascinandosi dietro la scopa”.
Nelle fiabe russe vive in una casa di legno eretta su zampe di gallina, protetta da uno steccato fatto d’ossa umane con crani provvisti d’occhi piantati alle sommità, “invece dei battenti, al portone, gambe umane; invece di chiavistelli, mani; invece della serratura, una bocca con denti aguzzi”.
Vassilissa la bella la incontra nel bosco così. Le deve chiedere il fuoco per scaldare la matrigna, le sorellastre e se stessa. Lo otterrà grazie ai suoi gesti gentili. In un’altra fiaba la baba yaga ordina alle sue oche di andare a prendere due bambini scappati alle sue grinfie.
Torneranno senza bottino.
Simboleggia il male ma sa riconoscere il bene, rappresenta i mille volti della figura femminile e permette diverse interpretazioni: malvagità e paura, ma anche saggezza e luce.
Maurizio Frullani é affascinato da questa figura antichissima, risalente, pare, al periodo del matriarcato e gioca con questi elementi: le fa indossare un bellissimo abito nero e crea dei tableaux vivants straordinari. Baba Yaga danza con un soldato russo, culla la sua oca, viaggia in bicicletta, appare con il volto d’argilla ricoperto di rughe e gli occhi chiusi in uno spazio senza tempo perché è lei stessa oltre il tempo, anzi, meglio, è il tempo.
E poi alla fine accanto al vestito nero appare Ippolita, regina delle Amazzoni con la macchina fotografica in mano. La magia è
riuscita di nuovo, la fotografia immortala se stessa pescando nelle nostre fascinazioni e paure.
Federica Luser