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RITAGLIARSI IL PARADISO

UNA COLLEZIONE

CINQUE ARTISTE

PATRIZIA BIGARELLA

CLARA BRASCA

ROSANNA CAVALLINI

ALDA FAILONI

PAOLA PONZELLINI

Inaugurazione:

Venerdì 1 ottobre 2021 - Dalle 17:00 alle 21:00

Sabato 2 ottobre 2021 - Dalle 10:30 alle 13:00

 

Date:

Dall'1 al 30 ottobre 2021

Prorogata al 6 novembre 2021

Orari:

Giovedì / Venerdì / Sabato - 10:30 / 12:30

Nel pomeriggio  di Giovedì e Venerdì su appuntamento

(Gli ingressi saranno regolamentati nel rispetto delle norme anti Covid)

Luogo:

HORTUS ARTIERI

Vicolo dei Birri 7 - 38122 Trento

Fedele ad accogliere nei suoi spazi collezioni trentine di manufatti e libri di utilità e funzione quotidiana (giocattoli, abbecederari, ex libris.), Hortus Artieri riprende la sua attività con una mostra in cui , accanto ad una collezione privata , compaiono opere di cinque artiste contemporanee che ad essa si ispirano.

 

La collezione comprende immagini di uso devozionale e di vita quotidiana realizzate prevalentemente da mani femminili utilizzando l’arte del ritaglio.

 

L’invenzione della stampa ha, a partire dal XVI secolo, favorito la diffusione delle immagini sacre nelle abitazioni popolari. Le famose stampe  Remondini di Bassano a soggetto laico e religioso viaggiano per tutta l’Europa già nella seconda metà del XVII secolo, contribuendo al radicarsi di un gusto grafico che rimane pressochè inalterato fino agli inizi del ‘900. La stampa ha contribuito a radicare la Riforma protestante grazie a libelli di promozione del pensiero luterano ma ha permesso altresì la divulgazione della devozione popolare nella versione della propaganda religiosa  controriformista.

 

Le immagini religiose collocate sui muri, nelle ante degli armadi e all’interno delle cassapanche proteggono l’ambito domestico. Mani di donne del popolo abbelliscono le stampe con l’aggiunta di materiali a scopo decorativo , ricorrendo a forme di ritaglio che  rielaborano l’iniziale soggetto. Una pratica che raggiunge la sua raffinatezza compositiva nei conventi femminili in epoca barocca. Dame di alto lignaggio, destinate tristemente a monacazioni forzate ma non immemori dell’eleganza dei luoghi in cui hanno vissuto, ritagliano le immagini sacre inserendo, solitamente negli abiti e nelle aureole, tessuti e materiali preziosi. Sono immagini devozionali “vestite”.  Sia nell’uno che nell’altro caso le donne che praticano quest’ arte coltivano il gusto di una creatività che il destino di genere ha loro negato e una personale devozione religiosa che consente un accesso al paradiso già in vita: un “ Ritagliarsi il paradiso”.

 

La pratica del ritaglio conosce una sua storia anche in ambito borghese eseguita nel XIX secolo da signorine di buona famiglia. In Francia è di moda la Silhouette, un ritratto di profilo che viene eseguito ritagliando in carta nera i contorni dell'ombra proiettata da un volto.

 

Nell’Europa mitteleuropea trovano larga diffusione i  biglietti di amicizia , minuti fogli di carta pieni di massime moraleggianti e simbologie di derivazione religiosa, il cuore, l’angelo. Significato e funzione di queste carte non sono più religiosi e devozionali ma sentimentali, servono a far nascere o rinsaldare legami di amicizia e d’amore. Compaiono in Inghilterra le valentine, buste e lettere finemente decorate con disegni e immagini ritagliate: preziosi calligrammi ad uso di dichiarazione d’amore  o d’amicizia.

 

A questa antica tradizione del ritaglio, nella sua versione religiosa e laica, si ispirano le artiste che partecipano a questa mostra, rinnovando con i loro lavori un’arte modesta ma non priva di maestria e valore.

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