LA CAMERA DELLE MERAVIGLIE
A CURA DI HORTUS ARTIERI
Opere di
Maurizio Corradi
Inaugurazione:
Venerdì 20 Gennaio 2023 - 18:00 / 21:00
Sabato 21 Gennaio 2023 - 10:30 / 12:30
Presentazione di Fiorenzo Degasperi
Sabato 21 Gennaio 2023 - 10:30
DAL 20 GENNAIO AL 24 FEBBRAIO 2023
Orari:
Giovedì/Venerdì/Sabato 10:30/12:30
Nel pomeriggio di Giovedì e Venerdì su appuntamento
Luogo:
HORTUS ARTIERI
Vicolo dei Birri 7 - 38122 Trento
Le opere dell’artista ci permettono, come è suo uso, di intraprendere un viaggio nel caleidoscopico mondo delle costruzioni meravigliose o delle macchine celibi: piccoli teatrini della vita quotidiana la cui trama è giocata sul rapporto e il dialogo tra oggetto (opera) e titolo (scrittura).
Addentrarsi nell’universo di Maurizio Corradi non è facile, è un viaggio pregno di pericoli: la caduta nell’abisso del senso e del non senso, il tracollo delle certezze, il cospargere punti di domanda al posto delle stelle, il decidere, al di là di René Magritte, che una pipa è veramente una pipa, ecc.
Nelle sue opere, come un calderone celtico in cui tutto bolle e ribolle, c’è molto della ricca e intrigante tradizione dadaista dello smacco, delle molteplici realtà surrealiste che soggiacciono al senso del nonsense, c’è un pizzico di patafisica, un piacere originario “infantile” alla Lewis Carroll che si prende tutte le libertà per far tornare a galla gli accostamenti impossibili, l’eversivo mondo del “non è così ma potrebbe essere così”.
Mascherare e smascherare, domandarsi continuamente se il linguaggio visivo e scritturale trasmetta proprio quella cosa lì oppure se stiamo precipitando in un’allegoria, in una metafora, in un simbolo.
Costruzioni babeliche quindi, nate e cresciute sotto lo sguardo attento e cinico di Marcel Duchamp. Un grande gioco degli specchi in cui il linguaggio dimostra tutta l’insipienza del credere di trovarsi al cospetto di “una e una sola” realtà: invece, come queste opere dimostrano, le realtà sono molteplici, ambigue, complesse, indefinibili, talvolta inafferrabili, altre volte sconcertanti. L’universo dell’artista vive e cresce e si espande nelle dimensioni care alla fantascienza dove i concetti di tempo e spazio sono elastici, si sovrappongono, si autodistruggono per ritornare a vivere.
Fiorenzo Degasperi