IN CORNICE
Da un’idea di Mauro Cappelletti
A cura di Mauro Cappelletti e Alda Failoni
Inaugurazione:
Venerdì 21 maggio 2021
Dalle 17:00 alle 21:00
Sabato 22 maggio 2021
Dalle 10:30 alle 13:00
Data:
Dal 21 maggio al 26 giugno 2021
Luogo:
HORTUS ARTIERI
Vicolo dei Birri 7 - 38122 Trento
Sabato 10:30 / 12:30
Giovedì / Venerdì su appuntamento
(Gli ingressi saranno contingentati nel rispetto delle regole di prevenzione al Covid19)
Opere in cornice di:
Giovanna Bonenti
Gianni Baretta
Mauro Cappelletti
Luciano Civettini
Maurizio Corradi
Sergio Decarli
Paolo De Carli
Alda Failoni
Riccardo Guarneri
Alex Pergher
Paola Ponzellini
Franco Ruaro
Pietro Weber
L’idea che sta alla base della mostra In Cornice è una riflessione sulla funzione della cornice: la cornice intesa non come semplice ornamento e completamento ma come continuum dell’opera in essa contenuta.
La cornice é in questa prospettiva una parte integrante dell’opera, in grado di dialogare con essa in un rapporto di affinità o di opposizione.
Tredici artisti vengono invitati a misurarsi sul tema, scegliendo le possibili combinazioni e i materiali per la realizzazione dei loro lavori, partendo dall’immagine, partendo dalla cornice o costruendo un oggetto completamente ex novo in cui i due elementi entrano in una relazione unitaria e globale già al momento della sua ideazione.
Scegliamo sempre con cura una cornice, ben sapendo quanto possa valorizzare o mortificare un’immagine nel metterne in risalto particolari o nel renderli irrilevanti. Non di rado è in agguato, nella scelta di questo supporto materiale, l’errore che solo l’occhio esperto è capace di evitare, conferendo al quadro nel suo complesso un carattere omogeneo e una valenza estetica rafforzata.
Ma una cornice nel sentire comune è in fondo solo un oggetto che, pur appartenendo al substrato materiale dell’immagine, non ne determina la dimensione figurativa. Garantisce la sua sicurezza e protezione, la maneggiabilità e la collocazione in un luogo da noi liberamente scelto e in “questo spazio reale racchiude lo spazio figurativo”.
Non è poco però : è un indicatore di senso, “ una promessa di senso”. “E’ un recinto psicologico che individua lo sguardo e gli dà sensatezza”.
E’ in questa ottica che la cornice nei secoli assume un significato che di volta in volta varia . Grazioso ornamento atto ad abbellire, elemento neutro e innocuo, in ogni caso elemento aggiuntivo e non inclusivo dell’opera oppure sostanza dell’immagine, come teorizzava nel XVII secolo Nicolas Poussin, e come ben realizza alle soglie della modernità certa pittura pointilliste ( Seurat, Le Cirque) e futurista ( Giacomo Balla, Velocità astratta +rumore). E ancora….. funzione strutturale che permette di evidenziare correlativi oggettivi o realizzare suggestive mise en abyme . I dipinti di feritoie , battenti, finestre, quadri dentro il quadro, tanto nei lavori della pittura fiamminga quanto nei quadri di Magritte ,utilizzano dunque cornici che fanno dialogare immagini, paesaggi interni con paesaggi esterni. Sempre e comunque, per fermarsi a questi pochi esempi, l’uso della cornice molto ci dice sulle intenzioni e il contesto storico in cui l’opera nel suo insieme è stata prodotta.
La questione è quindi assai complessa : meriterebbe una lunga disamina che chiamerebbe in causa molti fattori e il ruolo dell’immagine nei secoli e in particolare nel secolo della sua riproducibilità tecnica.
Questa mostra vuole, senza eccessive pretese teoriche ma sollevando però la complessità della questione , proporre una riflessione sulla cornice e il suo ruolo nel rapporto con l’immagine di cui si fa portatrice: ragionare sulla sua materialità e nel contempo sulla sua figuratività intesa come possibilità di “ entrare nel quadro proponendosi come momento del suo contenuto”.
Cosa ci dirà allora la cornice staccionata che inquadra un soggetto bucolico, o la cornice piattino contenitore e sostegno della sua tazza raffigurata o la cornice dipinta sul muro? Semplice perimetro dell’immagine o elemento costitutivo della stessa?
G.N.