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CARLA BERTOLDI

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Carla Bertoldi

Nasce a Trento il 18 gennaio 1941, figlia d’arte, il padre Vittorio noto pittore e affrescatore di svariate chiese trentine. Consegue il diploma di Maestra d’Arte presso l’Istituto Statale D’Arte di Trento nel 1978. Nel 1981 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Frequenta, inoltre, l’Accademia di Venezia seguendo i corsi di Emilio Vedova grazie al quale sviluppa un percorso del tutto originale che sin dall’inizio è l'espressione della sua forte personalità. Espone i propri lavori in particolare in Trentino, in Veneto ed in Toscana. Alla fine degli anni Ottanta, approda ad una pittura astratta, in cui il segno diventa cifra distintiva dell’opera, con una esplorazione certosina e capillare delle sue possibilità semantiche ed estetiche. 

“Segni, frammenti, simboli possono formare universi comunicativi solo se organizzati in un linguaggio “magico” e non codificato: in questo modo si possono portare alla luce gli aspetti oscuri della vita che si cerca”. 

La sua grande sensibilità quasi profetica la porta ad affrontare temi che negli anni futuri saranno di grande impatto sociale. 

“Nel suo operare l’artista, in definitiva, palesa un sintomo del tempo in cui vive e, nel contempo il suo problema col mondo”. 

Nascono cosi’ le opere incentrate sullo Spazio Luogo. 

“Sembra essere cosa di grande importanza e difficile afferrare il topos, cioè lo spazio-luogo e la conferma, nella concretezza, del suo farsi, perché il luogo sembra sempre sfuggire, nascondersi, eclissarsi”.

Un luogo che diventa Luogo dell’Anima nella ricerca interiore che è sempre stata al centro del lavoro di Carla Bertoldi. Il segno invade carte topografiche con minuziosa precisione per cercare cio’ che sta al di là, appunto perché il Luogo apparentemente noto non ha nome, sta oltre i luoghi già segnati, già conosciuti.

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