ALBUM
ALDA FAILONI
Inaugurazione:
Venerdì 11 febbraio 2022 - Dalle 17:00 alle 21:00
Sabato 12 febbraio 2022 - Dalle 10:30 alle 12:30
Date:
Dall'11 febbraio al 26 marzo 2022
Orari:
Giovedì / Venerdì / Sabato - 10:30 / 12:30
Mercoledì, Giovedì, Venerdì e Sabato pomeriggio su appuntamento.
(Gli ingressi saranno regolamentati nel rispetto delle norme anti Covid)
Luogo:
HORTUS ARTIERI
Vicolo dei Birri 7 - 38122 Trento
L’Associazione Hortus Artieri festeggia i dieci anni di vita e inaugura l’attività del 2022 con la mostra di Alda Failoni "Album"
Questa non è una mostra che presenta un ciclo di opere ma è essa stessa l’opera, che utilizza le pareti delle sale espositive dell’Hortus come grandi pagine di un atlante delle immagini, più di 500.
Album nasce da un desiderio di pulizia ma anche di recupero che l’artista sente ed esercita nei confronti di parte della sua produzione, una produzione che ha ormai al suo attivo 40 anni di attività. Riordinando i cassetti dello studio, Alda Failoni visiona materiale accumulato da decenni, lo smembra e contemporaneamente ne riutilizza i frammenti, conferendo ad essi una nuova forma e vitale ricollocazione nello spazio. Si tratta di un’operazione compiuta sulla memoria personale ma con la consapevolezza e l’emozione del presente e la tecnica ormai affinata di artista matura.
Parti di opere realizzate negli anni trovano una nuova vita attraverso il procedimento del collage, concepito come un’azione preventiva di salvataggio e creativa di ricomposizione, e vivono accanto a nuovo materiale. Si è trattato di un lavoro lungo e continuo che ha portato dopo un anno e mezzo alla luce circa 900 pezzi, tutti di piccole dimensione, quelle di un quadretto, di un segnalibro, di una cartolina.
Di questi 900 pezzi la mostra ne presenta più di 500, accostati sulle pareti secondo un ordine di verticalità/ orizzontalità, dimensione, colore, interazione. Ma il carattere della collocazione non è stabilito a priori, risulta in qualche modo frutto di una combinazione prodotta di volta in volta, estemporanea. Prova ne è che in un altro allestimento la mostra acquista uno spirito diverso, si presenta come un’opera radicalmente altra, un’opera che si muove, in grado di recitare continuamente un nuovo racconto. L’esclusione del criterio cronologico e tematico di produzione nell’ordine assegnato alle immagini favorisce questa operazione. Permette di rinvenire tracce di produzioni e tecniche del passato, ma anche di ritrovarle diverse da come inizialmente furono concepite, per sempre confuse nel nuovo processo di rielaborazione e ricomposizione.
Completa l’opera-mostra il catalogo che non ne è semplice trasposizione fotografica. Le 500 immagini accostate per colore, dimensioni, riempimento degli spazi, sequenze, sono fissate definitivamente sulle pagine di un album e, ovviamente, non possono che consentire una lettura univoca. Esplicitano però il criterio primo e unico con cui l’opera è stata inizialmente ideata e infine realizzata: il recupero del lavoro passato e la nuova vita ad esso offerta.