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IL FIUME E LA FERROVIA

Un progetto per la rigenerazione urbana di Trento

INCONTRO CON

l'architetto Giuliano Stelzer, dirigente del Comune di Trento con incarico speciale presso il Progetto Mobilità e Rigenerazione urbana
 

Data:

Venerdì 26 gennaio 2024

Orario:

18:00

Sede:

HORTUS ARTIERI

Vicolo dei Birri 7 - 38122 Trento

Da circa due secoli la storia urbanistica di Trento è identificabile e leggibile nel suo rapporto con il fiume e la ferrovia, rapporto che ne definisce nel tempo i progetti di trasformazione e rigenerazione.

La Trento odierna è il prodotto degli interventi profondi di modernizzazione che la città subisce in epoca asburgica verso la metà del XIX secolo con l’abbattimento delle mura, lo spostamento dell’alveo del fiume, la costruzione della ferrovia. Il grande dinamismo, anche dal punto di vista economico, impresso alla città, grazie a queste operazioni strutturali e alla costruzione di una linea ferroviaria, strategica dal punto di vista militare, ne condiziona in maniera radicale e per certi aspetti negativa lo sviluppo futuro, determinando una forte frammentazione del territorio che concorre a complicarne l’accessibilità e la viabilità, in particolare all’approssimarsi della civiltà dell’automobile.

Lo spostamento del fiume, millenario confine naturale della città, crea un vulnus destinato a durare nel tempo: un fiume non più navigabile e a carattere torrentizio, separato dal centro urbano, abbandonato in un paesaggio negletto e privo di qualsiasi connotazione estetica.

La riflessione sulla storia della città fatta dall’architetto catalano J.Busquets all’inizio degli anni 2000 si concretizza in una proposta che, con il piano regolatore del 2001, immagina di abbattere la barriera costituita dalla presenza della ferrovia attraverso  un progetto di interramento di una parte della tratta urbana.

La proposta, fonte di vivaci e stimolanti dibattiti, trova finalmente una possibilità di realizzazione nella fase di affinamento progettuale della circonvallazione ferroviaria per le merci di Trento nel contesto del potenziamento del Corridoio del Brennero, elemento fondamentale del disegno dei Corridoi europei e in particolare di quello scandinavo-mediterraneo. Il progetto della circonvallazione ferroviaria per le merci viene infatti sviluppato nella prospettiva di un suo possibile utilizzo temporaneo anche per il traffico passeggeri, sgravando così la linea storica del transito dei treni. La necessità di mantenere la linea ferroviaria in funzione, in mancanza di un tracciato alternativo, è stato l’elemento che ha reso di fatto impossibile l’interramento fino ai nostri giorni.

Su questi presupposti concreti prende corpo nel 2023, ad opera del Comune di Trento, il Progetto Super Trento, progetto partecipato di rigenerazione urbana alla cui definizione contribuisce la presenza delle istituzioni comunali, di tecnici (rilevante il contributo della Cooperativa Campomarzio) e di esponenti della comunità. Una discussione pubblica durata un intero anno che immagina, riflette, propone soluzioni di trasformazione della città grazie alle enormi potenzialità liberate dallo spostamento e interramento della ferrovia.

Il focus della riflessione si incentra su alcuni elementi chiave: la ricucitura urbanistica con conseguente valorizzazione del patrimonio storico e architettonico di Trento, il suo sviluppo sostenibile con la realizzazione di una centralità urbana adibita al verde e ad una nuova mobilità e infine, in una prospettiva di risarcimento estetico e paesaggistico, il recupero del fiume alla città.

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